LA NOSTRA STORIA
Già nel 1530 circolavano a Mantova e provincia, con successo, libri che diffondevano le idee della Riforma protestante tedesca. Monaci predicatori quali il Locamo, Ghetti, Costantino da Carrara ma soprattutto Bernardino Ochino diffusero presso tutti gli strati della popolazione, perfino tra i nobili, l’Evangelo della Grazia che predicò per circa 40 anni in Mantova e provincia, nonostante che, dal 1567 in poi, si fosse scatenata l’Inquisizione. Benedetto Fontanini e Giulia Gonzaga, originari della provincia mantovana, anche se non ebbero un ruolo diretto nella infiltrazione protestante a Mantova, contribuirono a diffondere le idee riformate in tutto il territorio italiano e non solo: il primo con la pubblicazione del libretto “Il Beneficio di Cristo” e la seconda per il suo zelo nella fede che la portò ad essere il faro del movimento riformatore nel napoletano. Le tracce del movimento evangelico si perdono poi per tre secoli fino alla seconda metà dell’800, favorito dal movimento della sinistra democratica, mazziniana e garibaldina. Nel 1866 si ha notizia di una comunità in via degli Stabili dove venne istituita anche una scuola elementare: si chiamava “Chiesa cristiana libera”. Nel 1890 i Valdesi, movimento cristiano con origini più antiche della Riforma, acquistarono la ex chiesa di via Isabella D’Este. Dal 1915 al 1920 la testimonianza evangelica conobbe una stasi che si protrasse fino al 1960 quando una organizzazione cristiana internazionale arrivò a Mantova con lo scopo di fondare una nuova chiesa, sulle ceneri della “Chiesa cristiana libera”, praticamente estinta. Aveva resistito nel frattempo la chiesa valdese, tutt’ora presente.